martedì 21 febbraio 2012

Il Circense - parte II

Al momento della sua apparizione, le luci del tendone si fecero più deboli e nell'aria si librò una musica che voleva sembrare misteriosa ed esotica. Due energumeni portarono al centro della sala un grande gabbia di ferro coperta da un drappo giallo che non faceva vedere cosa contenesse. Poi lo stesso menestrello che avevamo visto prima per le strade iniziò a parlare. “Durante i nostri viaggi per tutta la Colonizzata..” “pff, questi non sono mai andati più lontano delle città libere.. e ci siamo adesso nelle città libere!” borbottò Dacius, chiaramente infastidito dall'esser stato trascinato al circo, “...Ci è capitato di vedere le cose più straordinarie che un uomo possa mai vedere..” “Sentiamo..” “..Polli enormi bicefali alti tre metri!” “promette bene!” disse Dacius ridendo “..squali volanti e uomini senza testa!” “Vi prego, tutto questo è ridicolo”, “..ma, signori! Niente di tutto questo è così straordinario come quello che state per vedere adesso! Nei nostri viaggi abbiamo trovato questo essere, non sappiamo da dove arrivi e non sappiamo quanto la sua razza sia potente, ma siamo lieti e orgogliosi di potervelo mostrare! Ecco a voi l'U N I C O alieno in circolazione in tutta la Colonizzata!” e con un gesto teatrale tolse il drappo che copriva la gabbia. Le luci si accesero di colpo. Vedemmo finalmente il famoso alieno. Era effettivamente alto come un nano “ve l'avevo detto” gongolò Dacius, “Ma insomma, vuoi stare un po' zitto!?” protestò Tangi. Di colore verdognolo e senza peli né capelli, l'alieno aveva la testa grande quanto tutto il corpo, le braccia lunghe e scheletriche e le gambe cortissime, tanto che a stento riusciva a muoversi. Più che un alieno sembrava uno di quei bambini affetti da malformazioni dovute alle radiazioni. “Si dice sia una malattia molto comune tra i Primitivisti” asserì Caledus, “A forza di vivere in vecchi e obsoleti Arcamondi da generazioni, senza scendere mai su un pianeta abitabile e mangiando cibo che chissà dove coltivano.. capita che la loro prole subisca queste malformazioni, soprattutto tra quelli che vivono più vicino alle cisterne di carburante e ai motori” “E' una cosa mostruosa!” dissi inorridito, “Cosa vuoi pretendere, sono Primitivisti!” fece Dacius con noncuranza “Di solito però i figli malformati li uccidono lanciandoli nello spazio appena nati” “Come dargli torto..” aggiunse Tangi continuando a guardare l'“alieno”. Disgustati, ce ne andammo. Questo triste spettacolo ebbe molto successo tra il pubblico di Arzakuela, tanto che il circo rimase sul pianeta per circa un mese.

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