martedì 21 febbraio 2012

Il Circense - parte III

Qualche giorno dopo, mentre eravamo al Cane Blu, vedemmo entrare nel locale il menestrello del circo, chiaramente felice per gli affari che stava facendo sul pianeta. Dato che l'unico posto libero era vicino a noi ci fece cenno e si sedette. “Una bottiglia di vino e un bicchiere!” ordinò urlando all'oste. L'oste rispose “Non si fa servizio al tavolo, se vuoi da bere devi venirtelo a prendere”, al chè il circense slacciò dalla cintura la bisaccia, tanto piena che era impossibile chiudere bene, e disse con fare insolente “e quanto viene a costare il servizio al tavolo, oste?”. Sbuffando e bestemmiando l'oste portò subito la bottiglia e un bicchiere pulito, “3 denari del vino più altri 3 del servizio”, senza battere ciglio il menestrello gliene diede 10. “Cosa bisogna fare per avere un servizio decente in certi posti, eh?” si rivolse a noi cercando intesa, “Pagare a quanto pare” rispose Tangi, “Giusto!”. “Tu sei il tizio che lavora al circo, vero?” chiesi, “Proprietario, prego. Io sono il proprietario del grande Circo Mauro! Siete andati a vederlo? Staremo su Azat ancora un mese o due..”, “Sì, siamo venuti.. i cinque denari peggio spesi della mia vita” Dacius infastidito dalla presenza del menestrello. “Non le è piaciuto lo spettacolo?” “in realtà avrei un paio di domande” entrò nel discorso Caledus, “Dove avete trovato il vostro alieno?” “Ahahah!” scoppiò a ridere l'istrione “Lo sapevo che siete rimasti colpiti dalla mia attrazione più grande! Innanzi tutto lasciate che mi presenti: mi chiamo Maurus Druus, figlio di Dracus, del pianeta Cheratus. Figlio di circensi, a loro volta figli di circensi. L'intrattenimento è una cosa che mi scorre nelle vene, come potrete immaginare.. lasciate vi riempia i bicchieri!” perplessi ci lasciammo rabboccare fino all'orlo i bicchieri di vino nero. “E ditemi, fino ad oggi non non avevate mai visto un alieno vero? Siete quella stoffa di gente che finchè non vede con i propri occhi non crede, vero? Anche il mio amico Rath VI, Sommo Imperatore dei Rathi era scettico sul mio alieno” e fingendo un accento gutturale scimmiottando la parlata dei Rathici “'attento Maurus, se mi giochi uno scherzo e il tuo alieno è un nano o un qualche artificio da giullare ti faccio tagliare la testa' mi aveva detto! E invece sono ancora qui con la testa attaccata al collo!” disse soddifatto e vedendo lo sguardo irritato di Caledus continuò “Caro amico, stai tranquillo, non ho dimenticato la tua domanda. ti sto per rispondere. Navigavamo vicino all'Ymildinolaitus..” “L'Ymildinolaitus è grande quanto tutta la colonizzata, saltimbanco” gli fece notare Dacius. “Sei un procuratore vedo! Dammi il tempo di parlare. Vicino all'Ymildinolaitus dalle parti di Dacozi, nello spazio della Repubblica se avete presente.” raccontava come se fosse il può grande viaggiatore dell'universo e noi dei poveri bifolchi di un pianeta agricolo“Ebbene, come magari sapete, quella zona è poco popolata ultimamente: la guerra tra Repubblicani e Nailliani è stata molto dura là. Pianeti una volta floridi e ricchi ridotti a macerie fumanti. I loro abitanti.. i loro disgraziati abitanti! Prima convertiti a forza sotto tortura dai sacerdoti nailliani, uomini tanto rigidi nei loro costumi da non tollerare la più lieve dell'eresia; poi, una volta tornati sotto il dominio della Repubblica, massacrati e impalati dai legionari repubblicani: la peggiore soldataglia della Colonizzata, indomabili e spietati, gente che prega le proprie insegne inzuppandole nel sangue delle proprie vittime..” Dacius a queste parole non ce la fece più e si alzò furibondo con il pugnale in mano “Come ti permetti di dire certe cose, Buffone d'un cantastorie?!”. Maurus figlio di Darcus del pianeta Cheratus non sembrava troppo spaventato, si ritrasse giusto per non porgere il collo al Dacius ma rimase seduto. Noi dovemmo tenere fermo Dacius e disarmarlo. Calmatosi il nostro compagno Caledus con tono gentile disse a Maurus “Ti chiedo scusa Maurus figlio di Dracus per il mio amico.. Devi sapere che è stato un legionario della Repubblica. Ora è in congedo con disonore per non so quale reato.. non ce ne ha mai parlato. Eri della VII legione, vero?” domandò rivolgendosi a Dacius, che annuì “Forse si è sentito offeso per le tue parole. Come si dice 'si rimane legionari per sempre'”. “Hai ragione amico. Scusami Dacius, è il tuo nome esatto? Ti chiedo scusa per le male parole rivolte verso il tuo vecchio lavoro. Ma trovandoci su Azat non mi sarei mai aspettato di trovarmi davanti un legionario. E da queste parti non vedono di buon occhio la Repubblica” Cercando di pacificare gli animi dissi “Credo le scuse siano accettate, ora puoi continuare col tuo racconto sull'alieno”. “Certamente! Comunque mi trovavo dalle parti di Dacozi, forse su una qualche luna di Mabtirus.. non ricordo” il suo tono era cambiato, da supponente e sicuro era diventato calmo e gentile “in ogni caso scendemmo per vedere se c'era ancora anima viva con cui poter fare affari” “Oppure depredare quel poco che era rimasto..” aggiunse stizzito Dacius “Oppure depredare quel poco che era rimasto, chiaro: ai morti non servono i beni materiali” replicò gentilmente Maurus “Fatto stà che scendemmo sul pianeta o luna che fosse. Non trovammo anima viva se non ciarpame di poco valore. Probabilmente qualcuno era già passato.. Da dentro una casa però Domitius, uno dei trapezisti, sentì provenire un rumore. Entrammo nella casa e trovammo questo piccolo esserino, biancastro e mostruoso, che piangeva a dirotto. Eravamo sbalorditi alla sua vista. Non riuscivamo a capire cosa fosse. Non era sicuramente un umano, lo avete visto anche voi. Ma non potevamo lasciarlo lì abbandonato a morire. Lo prendemmo allora con noi a bordo. D'altronde avere un alieno nel circo poteva avere un certo valore. Cosa che lo è effettivamente stato” e sorridendo indicò con gli occhi la borsa ricolma di denaro. “Grazie a lui puoi dirti amico dell'Imperatore Rath” “Infatti!” Caledus però non era convinto del racconto “E dimmi, voi siete arrivati sul pianeta” “Forse era una luna”lo corresse il Menestrello “Pianeta o luna poco cambia. Siete arrivati, il pianeta era chiaramente già stato depredato. Da chi? Dagli alieni? Mai nessuno li ha visti, nessun sistema di rilevamento, né repubblicano né nailliano né imperiale.. Devono avere una tecnologia certamente superiore per non essere mai stati scovati da nessuno e scorazzare per la Colonizzata. Una tecnologia così superiore e loro cosa fanno? Fanno come i ratti, prendono la nostra spazzatura? Mi sembra poco plausibile..” Maurus come fosse interrogato rispose “Io non conosco gli alieni, non so se hanno una tecnologia superiore o meno.. so di averne uno tra le mani” Allora io chiesi “Non parla il tuo alieno?” “No, emette solo suoni incomprensibili. Vedo che non mi credete, ma avete visto anche voi: non è un nano truccato e non è una macchina. È reale. L'universo oltre l'Ymildinolaitus è grande, forse più grande di tutta la Colonizzata. Forse due volte, forse dieci, forse cento volte più grande! Come potete credere che noi siamo l'unica razza senziente?” “Beh, la Colonizzata prima di essere abitata era desolata.. Fu l'SHP a renderla abitabile.” “E l'SHP da dove arrivava? Dal nulla? Ecco, basta un pianeta abitabile. Nell'universo ci sarà per forza un pianeta abitabile di natura, no?” “Sì, è possibile..” ero ubriaco delle sue parole, e il vino bevuto non aiutava nel cercare di essere lucido, Dacius però intervenne con la parola pronta “Caro il mio cantastorie, non stiamo discutendo se sia 'plausibile' o meno la vita fuori dalla Colonizzata, ma da dove arriva in realtà il tuo alieno! Il miei amici qua vogliono dire che non credono che tu abbia tra le mani un alieno, ma solamente un mutante. Un figlio di qualche primitivista.” Caledus si riprese coraggio e continuò il concetto di Dacius “Esattamente. É una cosa non insolita che i figli dei primitivisti nascano con qualche malformazione dovuta allo stare troppo tempo sugli arcamondi, privi di aria pulita, di cibo decente e.. senza ricambio di sangue. Su una di quelle nave probabilmente sono tutti parenti! Inoltre gli arcamondi che usano sono delle trappole per topi. Radioattivi e pericolosi”.

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